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Torino parallela [italian]
«I torinesi hanno indole mite, ingegno svegliato, carattere franco…. Amano il re la liberta, la patria, e quando sovrasta un pericolo pubblico si levano concordi alla comune difesa, cimentando, se fia d’uopo, la vita», scriveva Pietro Baricco, trisavolo dello scrittore Alessandro, capace come lui di trovare nella citta piemontese labirinti di storie e mr. Gwyn d’ogni fatta. Non era il romanzo il suo campo d’azione, ma il racconto di una citta che era stata fondamentale nell’unita d’Italia, e ora pativa il trasferimento altrove della capitale. Nel 1869 scrisse una meravigliosa «Guida», per «spiegare» ai forestieri non solo la topografia, ma l’anima della citta, dalle nobili stirpi («che non ripongono comunque ogni loro gloria nel merito degli antenati») alle persone di umile stato, dai balli al vermouth, dalle lezioni di nuoto nel Po ai cimenti dei giovani in velocipede, dalle acque potabili alle calamita naturali (invero poche, perche rari e poco funesti sono i «tremuoti»), alle brine, alle colline ingemmate di ville, persino alle tasse, l’Imu d’allora.Con la guida di Baricco viene offerto il «Cigno nero», un racconto di Bruce Sterling, il bardo del cyberpunk, che da anni ha fatto di Torino la sua nuova casa.