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Politicita' del giudizio sulle leggi
Quando nel 1947 si elaborarono gli artt. 134 e ss. Cost. l'attenzione rivolta al giudizio sulle leggi fu decisamente limitata. Si penso di istituire un controllo destinato a rilevare sporadiche e puntuali illegittimita costituzionali commesse dal legislatore - senza avere granche peso nella vita istituzionale e politica del paese - e, invece, si e assistito a uno straordinario sviluppo che ha posto la giustizia costituzionale in un ruolo assolutamente rilevante sia tra gli studiosi che nel funzionamento delle istituzioni. Ebbene, le ragioni di questa fortuna - e al tempo stesso il 'filo rosso' che in questo libro tiene unite 'storia' e 'teoria' - stanno nella scarsa consapevolezza teorica, da parte dei costituenti, della 'politicita' insita nel sindacato di costituzionalita della legge. E proprio questa lacuna ad aver dischiuso alla Corte Costituzionale uno spazio all'interno del quale essa ha (quasi) indisturbata-mente costruito il proprio successo ed e per questo motivo che si e andati alla ricerca, in taluni rappresentanti della filosofia giuridica contemporanea - L. Ferrajoli J. Habermas R. Alexy C.S. Nino G. Zagrebelsky -, di interpreti disposti ad accettare questo 'debito' teorico lasciato dai costituenti e a dare una possibile risposta al problema della 'politicita' del giudizio sulle leggi.